“I vostri figli non sono figli vostri, sono figli e figlie della sete che la vita ha di sé stessa.

Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi, e benché vivano con voi non vi appartengono.
Potete donare loro amore ma non i vostri pensieri:
Essi hanno i loro pensieri.
Potete offrire rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime:
esse abitano la casa del domani, che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno.
Potete tentare di essere simili a loro, ma non farli simili a voi:
la vita procede e non s'attarda sul passato.

Voi siete gli archi dai quali i vostri figli sono lanciati come frecce viventi.

L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito, e vi tende con forza affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.

Fatevi tendere con gioia dall mano dell’Arciere,

poiché come ama il volo della freccia così ama la fermezza dell'arco.”



Kahlil Gibran

mercoledì 18 maggio 2011

"In Tuscany not everything is straight"


La nuova (simpatica) campagna dedicata al turismo gay-friendly della Toscana: "In Toscana non è tutto eterosessuale (straight*)".


La trovo simpatica, senza troppe pretese né totalmente innovativa direi, si più fare di più! Ma detto questo, guardo sempre con grande speranza questi piccoli passi che si distaccano dalla mentalità vigente oggigiorno e si pongono in maniera propositiva.
Verrebbe sciupata la poesia se si trattasse solo di una mossa politica... ma bisogna anche essere un po' positivi e non sempre - e troppo - realisti.


Una piccola riflessione.
E' un peccato vedere e sapere che c'è la necessità di fare una campagna per il turismo gay-friendly affiancata ad altre campagne per il turismo che, a questo punto, chiamerei "universali".
Forse, visto le tensioni e gli schieramenti pro e contro l'omosessualità si sente davvero il bisogno di rassicurare la parte omosessuale, molto spesso lesa, mostrando ad esempio che "in Toscana non c'è posto solo per gli eterosessuali, ma c'è posto anche per gli omosessuali".


Questi luoghi gay-friendly - dice il sito - nascono dall'esigenza di non «essere discriminati per il proprio orientamento sessuale», (cit. Perché il mercato glbt ha bisogno di sapere se esiste o no una qualificata offerta turistica gay-friendly? A qualcuno di voi è mai capitato di essere discriminato per il proprio orientamento sessuale?), ma detta così sembra quasi che si tratti di "riserve" in cui gli omosessuali possono sentirsi liberi di essere ciò che sono.


Personalmente, preferisco lottare perché l'orientamento sessuale non sia d'intralcio né motivo di discriminazione.
Essere ben accolto dev'essere, o dovrebbe essere, prerogativa di ogni luogo, paese, nazione.

Qui il link al sito turismo.intoscana.it

*"Straight" è il modo politicamente corretto di chiamare una persona eterosessuale in lingua inglese, termine che in italiano non ha ancora un equivalente, ma che se ci fosse eviterebbe d'incappare in quelle espressioni che, per loro natura, risultano ambigue e discutibili come per esempio: "normale" da cui si evincerebbe la tesi eterosessista che l'eterosessualità è la norma, e implicherebbe l'esistenza di coppie "anormali".

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