“I vostri figli non sono figli vostri, sono figli e figlie della sete che la vita ha di sé stessa.

Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi, e benché vivano con voi non vi appartengono.
Potete donare loro amore ma non i vostri pensieri:
Essi hanno i loro pensieri.
Potete offrire rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime:
esse abitano la casa del domani, che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno.
Potete tentare di essere simili a loro, ma non farli simili a voi:
la vita procede e non s'attarda sul passato.

Voi siete gli archi dai quali i vostri figli sono lanciati come frecce viventi.

L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito, e vi tende con forza affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.

Fatevi tendere con gioia dall mano dell’Arciere,

poiché come ama il volo della freccia così ama la fermezza dell'arco.”



Kahlil Gibran

domenica 20 aprile 2014

EDUCAZIONE E FAMIGLIA

L'altra sera parlavo con giovani dell'età dei miei figli o di poco più giovani e ho scoperto che quella che per me è sempre stata un'ipotesi è purtroppo realtà.
Dietro le porte di casa, dietro le finestre dove vivono famiglie magari si gioca, si scherza, si parla ma, ahimè, non si fa educazione sessuale, non si parla davvero. Ah, quante "sorprese" ci si eviterebbe se non si delegasse alla scuola, alle compagnie, agli anni che passano, alle esperienze l'educazione sessuale dei nostri figli!
Un figlio non è il semplice incontro tra un uomo e una donna o il "semplice" incontro tra uno spermatozoo e un ovulo, un figlio non è la conseguenza di...
Un figlio, fagottino di carne, miracolo della natura, roseo, perfetto, minuscolo eppure grande! Due manine, due piedini, due occhietti, due orecchiette, un nasino, una boccuccia e tanta, tanta voce che dice , da subito, IO SONO!
Un figlio, un libro intonso, fatto di pagine bianche tutte da scrivere. Lui non lo può scrivere, è ancora piccino ma noi sì, a noi che siamo i suoi genitori, che l'abbiamo messo al mondo perché voluto, desiderato, già amato, spetta il compito di cominciare a scrivere su quel libro nuovo, su quelle prime pagine bianche, il prologo di quella che sarà una vita, spetta anche a noi essere poi personaggi di quel romanzo che sarà una vita.
Da dove vengono i nostri figli? Arrivano dall'incontro di uno spermatozoo con un ovulo. La fantasia non manca a nessuno poiché ognuno di noi ne è dotato.
Proprio da questo magico incontro arrivano loro, quei fiocchi rosa, azzurri, rainbow che allietano la nostra vita e sono lo scopo per vivere.
E' compito assoluto di ogni genitore raccontare al proprio figlio da dove è arrivato, perché quel magico incontro è il suo IO SONO, perché da lì ha avuto inizio ogni sensazione.
Forse io sono stata fortunata, Mia mamma mi spiegò ogni cosa come fece mia nonna con lei. Mi spiegò che non sempre accade il magico incontro, mi spiegò che al mondo di sono persone che pur desiderandolo con tutto il cuore non riescono a fare in modo che avvenga il magico incontro. Mi spiegò che l'amore non è a senso unico, che l'amore può essere difficile. Sì, forse io sono stata davvero fortunata! Eppure, ora che ci penso, non c'era in classe con me nessun compagno cui i genitori non avessero spiegato le cose, non c'era ragazzino cui i genitori non avessero spiegato "come fare attenzione a non mettere incinta" e ragazze che non sapessero il rischio che si corre.
Quella volta non si parlava di malattie sessualmente trasmissibili, nemmeno ci si pensava. Si sapeva dalla storia che famosi personaggi morirono per certe malattie, ma non ci si pensava poiché tale rischio non era ancora arrivato a bussare alle nostre porte.
Crescere un figlio è la cosa più bella della vita, è ciò che ci rende vivi, responsabili e fieri. 
Ammetto di essere stata molto fortunata ad avere una mamma e dei nonni materni di ampissime vedute, ammetto di essere diventata mamma per due volte giovanissima, entro i 25 anni, ma crescere i propri figli è davvero la cosa più bella della vita.
I figli ti fanno riscoprire cose che "solo perché sei diventato grande" non è più tempo di apprezzare. I figli ti fanno domande, magari mentre ti stai cimentando in una elaborata ricetta di cucina, alle quali non si può non rispondere volando insieme a loro nel mondo che c'è e che esiste davvero a prescindere, lasciando che tutto si bruci nella pentola sul fuoco ma...scrivere una pagina di quel libro dalle pagine bianche è più importante. Ogni domanda ha la sua età e ogni risposta deve essere data in base alla domanda. Risposte semplici, ma soprattutto VERE, poiché le domande vengono poste con ingenuità ed intelligenza e intelligenti e semplici devono essere le risposte. E' facile!!
Gli occhi dei nostri figli, sempre, ci devono aprire un  mondo, che abbiano 5 anni,, oppure 10, oppure 30 loro hanno sempre bisogno di noi. E per noi è bello e gratificante esserci e affondare in quegli occhi, venire assorbiti da quelle iridi, da quelle espressioni, da quegli occhi che fin dal primo giorno sono stati la nostra gioia.
Non ricordo che numero sia il comandamento che cita "non commettere atti impuri". Cosa sono gli atti impuri? Me lo chiedevano i miei bimbi. Me lo chiedevo anch'io quando ero bimba. E' forse un atto impuro amare? E' forse un atto impuro fare sesso? Io non ho mai saputo rispondere né rispondermi. Che grave mancanza!
Ricordo che ero incinta del mio secondo figlio, un pancione che metà basta, e mia figlia tornò a casa dall'asilo (a quell'epoca nel paese in cui vivevo c'era solo l'asilo delle suore) e mi disse "la suora ha detto che per avere un bambino bisogna essere sposati". La presi in braccio, anzi, in punta di ginocchia visto il pancione, e le dissi semplicemente che la suora si era sbagliata alla grande. Mia figlia sapeva che mamma e papà non erano sposati ma sapeva che i suoi genitori si amavano moltissimo ed era per questo che a lei stava per arrivare il fratellino. 
I miei figli sono cresciuti scevri da pregiudizi e di questo ringrazio sempre mia mamma (classe 1935) e i miei nonni materni (classi 1902-1908) che mi hanno permesso grazie alle loro parole e alla letteratura che mi consigliavano, di conoscere l'amore sotto ogni sua forma. 
La differenza assurda che fin da piccola ho percepito nella mia famiglia mi ha aiutata ad osservare le persone. Da parte materna vigeva la totale apertura mentale, il nonno amante dei piaceri della vita e la nonna insegnante; da parte paterna la nonna bigotta e il nonno generale fascista che non ho mai conosciuto. Due mondi differenti, quasi due pianeti estranei l'uno all'altro, eppure popolati da persone simili.
E' compito di noi genitori aprire occhi, mente e orecchie, prendere la scopa per spazzare via ogni pregiudizio.I nostri figli vivono nella loro era, non nella nostra. I nostri figli non sono noi e noi non siamo per loro quello che non siamo stati quando avevamo la loro età. Con i nostri figli bisogna essere noi stessi e basta. Senza tabù perché il mondo va avanti mentre i tabù restano immobili.
Diamo ai nostri figli i mezzi per volare nella libertà delle loro menti. Diamo loro filo e saranno aquiloni e noi spettatori felici e orgogliosi.

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